Antiche e moderne vie d’acqua, dai Romani ai Borbone
Prima parte
L”itinerario lungo il torrente Locone rappresenta la parte più selvaggia della Ciclovia dell’Ofanto, perché si svolge prevalentemente su strade in ghiaia in una terra di mezzo tra l’Ofanto e le Murge, tra Lucania e Puglia. La tappa ha inizio a Spinazzola, cittadina tappa della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, nota anche per le numerose fontane e risorgive che sgorgano nei valloni posti a ventaglio sotto l’abitato urbano. I valloni sono siti di straordinaria importanza per la presenza di boschi di querce e di specie di anfibi rarissimi per la Puglia come la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata).
A metà del corso del Locone, si incontra una diga circondata da rimboschimenti a Pino d’Aleppo ed Eucalipto e lunghi tratti ancora naturali con presenza di specie sia forestali che acquatiche meta di numerosi uccelli migratori. Molto suggestiva è la strada bianca che percorre tutto il lungolago occidentale e la via verde lungo la strada di servizio asfaltata dalla diga all’Ofanto passando per il Ponte del Diavolo sul Locone.
Seconda parte
Il Derivativo Ofantino, detto anche “Contr’Ofanto”, è un canale realizzato nella prima metà dell’Ottocento allo scopo di far defluire le acque di piena dell’Ofanto ed, allo stesso tempo, grazie ai sedimenti di queste, di contribuire alla bonifica delle paludi della zona e delle saline che Carlo III di Borbone decise in quegli stessi anni di riorganizzare con un assetto produttivo moderno. Nel Novecento, venne derivato un “nuovo” canale diretto alle vasche di colmata di Trinitapoli.
Nel luogo dove il derivativo nasce dall’Ofanto, sono ancora visibili le vecchie chiuse e la casa un tempo destinata al guardiano. Procedendo verso il mare, si incontrano testimonianze storiche importanti come la masseria L’Olivolla in contrada Paolo Stimolo (dialettizzazione del latino Paulus Tumulus, ovvero il luogo dove si pensa siano stati sepolti i soldati del console romano Paolo dopo la disfatta di Canne) e Borgo Santa Chiara.