
Nel mosaico della Valle dell’Ofanto
La seconda tappa attraversa il vasto agro di Cerignola il cui territorio si estende tra la Media e la Bassa Valle dell’Ofanto, fino alle ultime alture prima che la valle del fiume si apra con il suo caratteristico mosaico di ulivi, frutteti e vigneti. Posta su una rupe a 10 km dal centro abitato di Cerignola, è – infatti – Madonna di Ripalta, scalino naturale e riferimento scenografico significativo da cui è possibile godere di ampie visuali dall’Appennino al mare.
Quello in corrispondenza di Ripalta rappresenta uno dei tratti di maggiore valore naturalistico dell’intero corso pugliese del fiume grazie alla presenza di un raro bosco ripariale e dei vicini calanchi che nei mesi caldi dell’anno ospitano colonie di gruccioni, variopinti uccelli che nidificano scavando cunicoli sulle pareti di sabbia e argilla.
L’ultimo tratto della tappa da Cerignola a Canosa coincide con l’itinerario della Via Francigena del Sud, che attraversa l’Ofanto su di un ponte Romano costruito sulla Via Traiana da Roma a Brindisi. Canosa, infatti, era la capitale dell’Apulia al tempo dei Romani ed il suo immenso patrimonio archeologico merita di certo una visita a fine tappa.